Festa della repubblica

Stemma Repubblica ItalianaOggi, 2 giugno, in Italia è la festa della Repubblica.

L’Italia è una repubblica perché lo dice la sua Costituzione, una delle letture meno in voga in Italia; forse è  addirittura meno letta della Bibbia.

I cittadini italiani sanno cosa vuol dire essere una repubblica?

La Repubblica è prima di tutto un atteggiamento dei cittadini verso il loro Stato. Essere cittadini di una Repubblica significa essere consci dei propri diritti, ma anche dei propri doveri nei confronti di ciò che è pubblico.

I diritti più basilari dei cittadini della repubblica sono:

  • la possibilità di prendere parte alle decisioni che riguardano la collettività;
  • la possibilità di usufruire di servizi che lo Stato mette a sua disposizione.

Il primo diritto fu messo in pratica con una “democrazia rappresentativa”, per la quale i cittadini scelgono i loro rappresentanti in Parlamento. Oggi i cittadini non scelgono i loro rappresentanti, ma spesso solo i loro capi; ora che i partiti non si basano più su chiare ideologie che possono guidare i cittadini nella scelta di una condotta di governo, la scelta è diventata una pura questione di “consumo”: si sceglie per il prodotto politico meglio pubblicizzato. Il voto non serve quindi più a prendere parte alle decisioni, ma solo a scegliere chi comanda.

Il secondo diritto, che si traduce nella presenza di un efficiente Stato Sociale e di un’efficiente amministrazione pubblica, non è solo un diritto, ma anche un dovere di quei cittadini che costituiscono l’amministrazione pubblica e la burocrazia dello Stato. I tagli che oggi il Governo si appresta a operare sull’amministrazione pubblica sono la conseguenza di una troppo scarsa cura della “cosa pubblica” di una parte dei dipendenti dell’amministrazione stessa. Questi tagli, ovviamente, ridurranno la quantità e la qualità dei servizi che la Repubblica Italiana deve fornire ai suoi cittadini.

Ma essere cittadini di una Repubblica significa:

  • avere rispetto per la “cosa pubblica” come della cosa privata;
  • contribuire con orgoglio e sollecitudine al mantenimento della “cosa pubblica”.

Sul primo, quando passeggiando su un marciapiede devo fare lo slalom fra automobili parcheggiate ed escrementi di animali domestici o in una scampagnata vedo rifiuti lasciati a bordo strada… qualche dubbio mi viene. Quando un ricco comune mette a disposizione gratuitamente delle biciclette che si “perdono” in un batter d’occhio… qualche dubbio mi viene. Quando la magistratura non riesce a tener dietro a tutti i reati compiuti in Italia e nonostante ciò le carceri sono comunque sovraffollate… qualche dubbio mi viene.

Per finire, il punto dolente dell’economia italiana: gli italiani contribuiscono con il pagamento delle tasse (che sono un contributo di solidarietà) solo se non possono farne a meno…

… e qui il senso della repubblica tocca il suo punto più basso.

Il rapporto con la Repubblica è una simbiosi, ma molti, troppi cittadini italiani sono spesso più portati ad essere parassiti dello Stato (questi, secondo me, non meritano la cittadinanza).

L’Italia è una Repubblica, ma gli Italiani sono d’accordo?